I tagli al tasso guida della Banca Nazionale hanno portato, con un certo ritardo, a una riduzione del tasso di riferimento ipotecario per gli affitti di un quarto di punto percentuale. A partire dal 4 marzo 2025, il tasso di riferimento ipotecario sarà dell’1,5%. L’Associazione dei proprietari fondiari svizzera consiglia ai locatori di verificare i loro affitti in base ai nuovi livelli di costo.
Secondo il diritto di locazione, diversi fattori di costo sono determinanti per gli adeguamenti del canone di locazione. Ogni rapporto di locazione deve essere valutato singolarmente. La riduzione del tasso di riferimento all’1,5% è rilevante solo nei casi in cui l’attuale affitto si basi su un tasso di riferimento più elevato. La diminuzione del tasso di riferimento dall’1,75% all’1,5% corrisponde a una riduzione dell’affitto del 2,91%. Tuttavia, il locatore può compensare il 40% dell’inflazione (IPC), nonché gli aumenti dei costi di manutenzione e gestione, ad esempio spese, abbonamenti agli ascensori, assicurazioni. In molte regioni, le autorità di conciliazione attualmente riconoscono un’indennità annua di circa lo 0,5% per questi aumenti di costo. Inoltre, il locatore può calcolare l'aumento di pigione dovuto agli investimenti effettuati dall’ultimo adeguamento dell’affitto per le migliorie in generale e per i miglioramenti energetici in particolare.
Ogni anno, in Svizzera, i privati investono circa 12 miliardi di franchi in lavori di ristrutturazione e rinnovo degli immobili. Una parte significativa di questi investimenti riguarda lavori di miglioria. In particolare, gli investimenti per le ristrutturazioni energetiche aumenteranno ulteriormente in futuro a causa delle nuove normative edilizie ed energetiche. Le ingenti spese sostenute negli ultimi anni sono state spesso compensate da riduzioni dei tassi di interesse, consentendo così di evitare forti aumenti degli affitti. Considerando tutti i tipi di abitazione, un appartamento in affitto in Svizzera costa in media 1.451 franchi al mese.
Tale importo medio piuttosto moderato è dovuto principalmente al fatto che gli inquilini di lunga data beneficiano di affitti più bassi. Da oltre 20 anni, in media solo il 16-20% del reddito viene destinato all’affitto.