La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale intende rafforzare i diritti di garanzia del committente appaltatore e dell'acquirente. A tal fine è prevista la revisione del Codice delle obbligazioni per i contratti di appalto e di vendita. Per questo due tipi di contratto la maggior parte delle disposizioni non sono di natura imperativa e sono a libera disposizione contrattuale delle parti. Nella prassi spesso le disposizioni contrattuali vengono stipulate a sfavore dei committenti oppure acquirenti che di fatto si trovano in una posizione di svantaggio nei confronti del loro partner contrattuale. Spesso il committente o acquirente è messo sotto pressione dal partner contrattuale con l'opzione ultimativa di "prendere o lasciare". Mentre la legge parte dal presupposto che le parti al contratto siano di uguale forza, la prassi dimostra il contrario, motivo per cui la politica si è attivata e diverse iniziative parlamentari sono attualmente pendenti (iniziative Gössi e Hutter). I due temi principali oggetto della modifica di legge sono l'abolizione dell'obbligo perentorio della notifica immediata dei difetti e l'allungamento della garanzia per difetti all'ente locato da 5 a 10 anni. L'associazione proprietari fondiari sostiene la revisione della normativa. Ritiene che se le norme di garanzia rimanessero di natura dispositiva, questa non portererà al cambiamento auspicato.