Nel caso specifico, nel novembre 2019, il proprietario di una casa plurifamiliare a Zermatt aveva presentato una domanda di costruzione, che comprendeva un'abitazione principale e tre abitazioni integrate con ingresso indipendente. A seguito delle opposizioni dei vicini, che criticavano come troppo grandi le dimensioni delle abitazioni integrate in rapporto all'abitazione principale, sia il Comune di Zermatt sia il Tribunale cantonale del Vallese hanno confermato la validità del permesso di costruzione.
L'Alta Corte ha sottolineato che la legge sulle abitazioni secondarie (ZWG) regola la costruzione di nuove abitazioni nei comuni in cui la quota di abitazioni secondarie supera il 20%. Tuttavia, non è previsto che le abitazioni integrate debbano essere più piccole dell'abitazione principale. Ciò che conta è che i proprietari residenti abbiano la possibilità di assumere un ruolo attivo come ospiti e che gli appartamenti integrati vengano utilizzati a scopo turistico.
Il Tribunale ha evidenziato che la legge mira a creare "letti caldi", ovvero abitazioni effettivamente utilizzate, per contrastare il problema dei "letti freddi" (abitazioni secondarie inutilizzate). In questo contesto, è stata confermata la possibilità di costruire fino a quattro abitazioni integrate, purché il proprietario sia in grado di garantire personalmente la gestione degli ospiti.
In conclusione, il progetto edilizio del proprietario, con le tre abitazioni integrate, è stato ritenuto conforme alla legge, poiché il proprietario è in grado di prendersi cura personalmente degli ospiti e di utilizzare le abitazioni a scopo turistico.
Decisione del Tribunale Federale 1C_252/2022 del 1° marzo 2024.